Il labirinto della cattedrale di Chartres
La cattedrale di Chartres: un insieme di simboli esoterici
La costruzione della chiesa risale agli anni tra il 1194 e il 1200, quando un gruppo di abili artigiani riuniti in confraternite lavorò alla sua realizzazione. Una di queste confraternite era conosciuta come i Bambini di Salomone, un’associazione strettamente legata all’Ordine dei Cavalieri Templari.
I membri della confraternita dei Bambini di Salomone lasciarono delle incisioni sulle travi, quasi a firmare il proprio lavoro. Questi segni hanno aggiunto un fascino particolare alla chiesa, collegandola al mistero dell’Ordine del Tempio.
La cattedrale è sempre stata avvolta da un’aura di mistero e peculiarità, considerata da alcuni un vero e proprio concentrato di simboli esoterici. Le vetrate circolari uniche, presenti sulle facciate, sono spesso interpretate come allegorie dell’arte alchemica.
All’interno della chiesa, si possono trovare simboli legati all’Ordine dei Templari e rappresentazioni che richiamano la filosofia ermetica e l’alchimia. Ma le meraviglie non si fermano qui!
Già la posizione della chiesa cela un grande enigma. Costruita su una piana calcarea, le sue fondamenta si trovano in un luogo di pellegrinaggio antico, se non millenario. Questo luogo era meta di pellegrinaggi celtici, dove i devoti cercavano di entrare in contatto con lo spirito divino, noto come Wouivre. In tempi antichi, la tribù dei Carnuti scavò un profondo pozzo in questa area, e al suo interno eresse menhir e dolmen rivolti verso l’energia divina.
Per questo motivo, all’interno della chiesa, si avverte una strana spinta di natura magnetica e tellurica, che sembra guidare i visitatori verso la verità divina attraverso un viaggio di redenzione. Il celebre labirinto di Chartres, una vasta figura geometrica circolare, è interpretato come il simbolo del percorso interiore necessario per avvicinarsi a Dio.
Un altro enigma affascinante riguarda la presenza di labirinti molto simili a quello di Chartres, disseminati in varie parti del mondo. Due di essi si trovano addirittura in Italia: uno nella Cattedrale di San Martino a Lucca e l’altro nella Cappella di Alatri. Quest’ultimo è una fedele riproduzione, rappresentata in un affresco alto 140 cm. Nel rosone centrale dell’affresco è raffigurato Cristo e, secondo gli studiosi, questo labirinto potrebbe essere stato creato addirittura prima di quello di Chartres.
Il Labirinto di Chartres
I labirinti, antichi e diffusi in molte culture, assumono significati religiosi ed antropologici simili. Tra i più noti vi sono quelli delle cattedrali cristiane medievali, carichi di un profondo significato religioso. Il labirinto nella maestosa basilica, sede della cattedra del vescovo, rappresenta l’ascesa dei credenti nel loro percorso individuale. È un simbolo della religiosità popolare, esprimendo il desiderio umano di avvicinarsi a Dio, il fulcro della vita umana.
Durante i secoli successivi al Medioevo, i labirinti persero gradualmente il loro significato spirituale, fino a cadere in disuso nel XVII e XVIII secolo, quando la pratica religiosa popolare perse la sua autenticità. Molte chiese smisero di adottare questa pratica devozionale, causando il declino dei labirinti come simbolo di pietà.
Nonostante ciò, Chartres conserva il suo prezioso labirinto, il più grande e meglio conservato dell’epoca medievale. Costruito nel Duecento nel pavimento della navata, ha un diametro di 12,85 metri e una lunghezza totale di 261,5 metri. Altri celebri labirinti, purtroppo, sono stati distrutti nel corso dei secoli, come quelli di Auxerre nel 1690, Sens nel 1768, Reims nel 1778, Arras nel 1795 e Amiens nel 1825.
Il labirinto di Chartres è unico nel suo genere, circolare come quello della cattedrale di Sens. Altri labirinti erano invece poligonali, come quelli di Reims, Arras e Amiens.
Indipendentemente dalla forma geometrica, tutti i labirinti prevedono un ingresso, un percorso interno e una destinazione finale al centro. Rappresentano un viaggio verso il “centro“, simboleggiando l’esplorazione della vita umana verso la Città Celeste, la Gerusalemme Celeste.
Nel 1792, la placca centrale del labirinto di Chartres, raffigurante Teseo e il Minotauro, fu rimossa durante le guerre napoleoniche. Tuttavia, la sua presenza è ancora evidente nella pietra, con i fermi metallici che la ancoravano. La placca rappresentava la leggenda di Teseo, Arianna e il Minotauro, simboleggiando la lotta tra il bene e il male.
Una riproduzione del labirinto di Chartres è incisa su uno dei pilastri vicino all’ingresso della cattedrale di Lucca, datata intorno al XII secolo, con un’iscrizione latina. Questa battaglia, nella tradizione cristiana, è paragonata a quella tra San Giorgio e il drago. Il labirinto, interpretato cristianamente, simboleggia la lotta tra il bene e il male che ha inizio con il peccato originale di Adamo ed Eva.
Nei labirinti, l’uomo può sentirsi smarrito, ma nel contesto medioevale, rappresentano un’esplorazione per ritrovare se stessi e la fede, e comprendono che la morte non è la fine. Nell’ottica cristiana, la morte è una nascita nel regno dei cieli, dove l’uomo può finalmente toccare il paradiso. Arianna, con il suo filo, rappresenta la Chiesa e la Grazia Divina attraverso le quali l’uomo può ottenere la salvezza.
Il Giudizio Universale sulla porta ovest della cattedrale di Chartres rappresenta il momento in cui i redenti superano il tempo e la morte, raggiungendo finalmente la Gerusalemme Celeste. Il percorso attraverso il labirinto simboleggia il viaggio dell’uomo attraverso la vita, che trova la sua fine nell’eternità.
Questo labirinto rappresenta un raro e prezioso esempio medievale, testimone di un’epoca passata, quando molte altre cattedrali ospitavano simili strutture. Con un diametro di quasi 13 metri (12,89) e situato a una distanza di 16,40 metri dalle colonne laterali, questo labirinto è unico nel suo genere.
Labirinti simili erano una volta presenti nelle cattedrali di Sens, Arras, Amiens, Reims e Auxerre. Altri, più grandi di quello di Chartres, si trovavano a Strasburgo, Beauvais, Bourges e persino nella Notre Dame di Parigi. Labirinti più piccoli sopravvivono ancora oggi a Saint-Quentain, Bayeaux, Tolosa e Poitiers.
Tuttavia, durante il Rinascimento e successivamente, molti di questi labirinti furono distrutti, poiché venivano considerati un’incomoda distrazione durante le funzioni religiose. Fortunatamente, il labirinto di Chartres sfuggì a questo destino grazie alla sua incastonatura nel pavimento e alla resistente pietra di Berchères utilizzata per la sua realizzazione.
Studi e Interpretazioni
Sebbene alcuni critici abbiano considerato il labirinto come un mero passatempo, vi è stato un grande interesse accademico nei suoi confronti. Secondo Charles Challine, il labirinto di Chartres è incompleto, poiché manca la lastra di rame raffigurante il combattimento tra Teseo e il Minotauro, fusa probabilmente durante le guerre napoleoniche del 1792.
Il labirinto di Chartres è stato oggetto di numerosi studi e interpretazioni nel corso dei secoli. Le sue dimensioni e la sua posizione all’interno della cattedrale non sono casuali. Si ritiene che la sua forma e la sua posizione siano strettamente legate alla geometria e all’architettura complessiva della cattedrale.
Inoltre, il labirinto è stato associato a numerosi miti e leggende, sia pagani che cristiani. Alcune illustrazioni delle “Metamorfosi” di Ovidio, così come dipinti e incisioni rinascimentali, mostrano un labirinto simile a quello di Chartres.
Simbolismo e Significato
Il labirinto di Chartres non è solo un intricato percorso fisico, ma anche un simbolo del viaggio interiore dell’uomo. Le sue strisce parallele e la sua struttura circolare rappresentano il cammino della vita umana, con la ricerca della verità e della salvezza al centro.
Le numerose interpretazioni e associazioni simboliche del labirinto suggeriscono che la sua presenza nella cattedrale di Chartres non sia casuale, ma piuttosto parte integrante della ricca simbologia e della spiritualità dell’epoca medievale.
In definitiva, il labirinto di Chartres rimane un enigma affascinante, un testimone silenzioso di un’epoca passata e delle profonde aspirazioni spirituali dell’umanità. La sua presenza continua a ispirare studio, riflessione e meraviglia, offrendo agli studiosi e ai visitatori un’opportunità unica di esplorare il mistero della vita e della fede umana.
Testi utili sul labirinto di Chartres