
L’ANIMA E LE STATUINE DI RAME
Viviamo in un mondo “carico”.
Carico di tutto, di troppo.
Di apparenza, di opulenza, di grasso, di carne eccessiva, di insaziabili vizi.
Per sfuggire alla vita.
Quella dell’istante, quella ridotta, quella rallentata, quella semplice che parte da un respiro.
Il vuoto ci fa paura, il vuoto ci spaventa, il non essere qualcosa o qualcuno ci fa ingozzare di qualsiasi cosa.
Fumo, droghe, sesso, persone, stimoli, cibo.
Rallenta, fermati un attimo, respira.

Le statuine di rame
Queste statuine che realizzo, mi ricordano le incisioni dei primitivi nelle caverne.
Che vivevano di luce e di buio.
Di Sole e di Luna.
Di essenziale, come i loro tratti, i loro “abiti”.
Le statuine sono l’Anima di qualcosa.
L’essenziale.
Scarnificate di eccesso.
Rimane il gesto, il simbolo, il significato.
A volte può anche non esserci un senso e sarà l’osservatore che deciderà.
Perché limitare l’arte al messaggio di chi lo emana significa mettere il messaggio in prigione.
Tu sei libero di scegliere cosa quel simbolo significhi per te.
E per scegliere, devi sentire chi sei.
Perché chi vuole sapere, deve imparare a conoscersi.
Conoscere sé stesso davanti ad un evento, alla vita.
Un oggetto, così come una persona, un evento, sono veicoli di auto-conoscenza.
Chi sono io rispetto a ciò che sta accadendo?
E’ una riflessione che ti invito a fare.
Se tutto cadesse, Chi Sei Tu?
Lascia la tua risposta nei commenti.
Un abbraccio,
Francesco
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