Il SATOR, il quadrato magico dai tanti misteri
Sator: il quadrato magico dai tanti misteri
Hai mai sentito parlare del SATOR?
Il quadrato magico del SATOR presenta in ordine cinque parole latine che hanno la particolarità di essere leggibili in orizzontale e in verticale, da destra e da sinistra.
Il SATOR cos’è?
Il Quadrato SATOR è un’antica rappresentazione che unisce il passato, il presente e il futuro in un enigma intrigante e misterioso.
Questo quadrato è un esempio dei Quadrati Magici, che incorporano scritte o numeri palindromi, creando un’energia cosmica influenzata dai Sette Astri principali: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, secondo la cosmologia mistica.
In passato, venivano spesso utilizzati come talismani di protezione sia da indossare che da tenere davanti la porta di casa.
Ogni Quadrato Magico era associato a uno dei Sette Astri, generando un’energia cosmica unica influente sulle vibrazioni e, di conseguenza, sul nostro benessere.
Il Quadrato SATOR, noto per la sequenza di parole Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, è un enigma profondo che racconta l’Essenza Prima e le dinamiche dell’Universo.
Il suo significato è stato fino a poco tempo non tradotto esattamente in quanto la parola “arepo” non risultava essere latina, ma poi la studiosa Maria Grazia Lopardo in effetti ha riconosciuto in “arepo” la contrazione di “ad-repo“, tendere verso, ed ecco che il senso del quadrato è venuto fuori:
“il creatore (sator) verso cui tendo (arepo) sostiene (tenet) con sua azione (opera) le sfere celesti (rotas, il creato).
I principi su cui si basa il SATOR
L’universo è un sistema duale in cui ci sono due forze contrapposte dette energia maschile ed energia femminile (yin e yang) e sono una destro giro e una sinistro giro, una ascendente e una discendente, una legata all’energia solare, una legata all’energia lunare (come disse lo scienziato Pierluigi Ighina) che sono poi l’elemento maschile e femminile di cui si compone l’androgeno spirituale.
Noi siamo un corpo fatto di materia che è abitato, per un periodo limitato, da un’energia che è quella energia cosmica che regola tutto quello che c’è nell’universo.
L’armonia che ne sgorga è l’armonia mundi, ovvero l‘armonia delle sfere Celesti cioè quel sistema di vibrazioni composte secondo regole matematiche geometriche che tutto quanto all’interno dell’universo viene determinato ed è una regola assolutamente indissolubile e inderogabile.
Da una parte c’è la musica delle sfere, da una parte abbiamo il matrimonio spirituale, il “rebis” cioè quello stato in cui la nostra parte sottile, il nostro corpo sottile di luce si compone.
Il re-bis o rebis alchemico (dal latino res bis, o res bina, «cosa doppia») è un termine usato in alchimia per indicare il risultato di un matrimonio chimico, designando anche la pietra filosofale, intesa come unione degli opposti, o compositum de compositis.
Viene rappresentato graficamente e simbolicamente come un androgino a due teste.
Il nostro corpo esoterico, è composto da energia maschile ed energia femminile che si uniscono in maniera sacra, il Cristo per intenderci.
Poi c’è la dualità palindroma, la bidirezionalità, ascendente e discendente.
Il Sator: andiamo a decifrarlo
Il simbolismo del Quadrato SATOR risiede nelle sue parole.
Sator è l‘essenza prima, mentre Rotas rappresenta le sfere celesti e gli astri.
Opera, secondo Leonardo, è la prima cosa che nasce dall’unione, simboleggiando l’equilibrio tra l’energia maschile e femminile.
Tenet rappresenta la dualità, presente in alto e in basso, a destra e a sinistra, riflettendo le direzioni del quadrato magico.
Quindi leggiamo: la rotas (le sfere) Opera, tenet.
L’opera è l’emanazione prima della monade, il rebis, cioè l’equilibrio fra energia maschile energia femminile, quello che lui simboleggiò con La Gioconda.
Rotas sono gli astri le sfere celesti tenet è questa bidirezionalità, la dualità: come in alto cosi in basso a destra come a sinistra ovunque esattamente le direzione del quadrato magico del sator.
Se poi prendiamo quello che succede fra l’energia ascendente è quella discendente che sono descritte da Pitagora attraverso la costruzione ottenuta col monocorde, dai primi rapporti armonici cioè:
- unisono
- ottava
- quinta
- quarta musicale
che sono determinati dai primi quattro numeri cardinali 1, 2, 3, 4, si ottiene uno, un mezzo, due terzi, tre quarti, che sono appunto i rapporti di unisono, ottava, quinta, quarta.
- L’Unisono genera per suddivisione della corda, in due, l’Armonia, il DO’ (1:2), il rapporto fra l’Uno e la Diade o la molteplicità. Filolao di Crotone affermava:
- “L’Armonia nasce solo con i contrari; perché l’Armonia è unificazione di molti termini mescolati, e accordo di elementi discordanti”.
- La divisione in Tre della corda 2/3, crea il SOL, che manifesta il rapporto fra la materia il Due, o archetipo femminile, e il Tre il principio manifesto corrispondente al Nous, o intelletto, l’archetipo maschile.
- La divisione in Quattro della corda 3/4, crea il FA, il Tre, il Nous, si accorda con il Quattro, la materia “formata”, il volume.
Il Sator e la Tetractis
Se questa freccia viene disposta in basso in alto a destra sinistra Sinistra così come viene letto il sator, otteniamo la Croce di Malta, la croce templare.
Se la Croce viene sovrapposta al Quadrato magico principale otteniamo una scritta che è A-E-O-N, AEON, l’eone, l’emanazione “prima” della monade (in certe frange dello Gnosticismo, specialmente quelle ispirate dal monismo, la Monade era una entità superiore che creò dèi minori o “emanazioni primordiali”.), l’opera.
Quindi il sator non è altro che l‘essenza prima attraverso la quale viene raccontato ciò che sottende a tutta la vita nell’universo e a tutte le dinamiche comprese nell’universo.
E’ l OHM, il principio primo dell’Universo.
Da lì, si sono costruite diverse teorie, anche cristiane dove si menzionano le parole “PATER NOSTER” ripetute due volte, lasciando fuori la A e la O a cui sono state attribuite l’alfa e l’omega, il principio e la fine, il che potrebbe anche essere plausibile dato quello che abbiamo detto.
In definitiva il sator è l‘evidenza più sintetica che ci può essere di come l’universo funzioni e di come funziona il nostro essere intorno all’universo.
Il Sator ci insegna che dobbiamo comportarci in maniera tale che quell’energia che l’universo ci presta per animare il nostro corpo fisico materico, noi la manteniamo più intonsa possibile.
Questo per due motivi: primo perché è cosa ricevuta gratuitamente ed è buona norma restituirla così come l’abbiamo ricevuta e secondo perché nel momento in cui noi la manteniamo il più possibile inalterata, automaticamente l‘armonicità con cui la manteniamo fa si che non siamo soggetti a malattia e restiamo sani.
Questo è lo scopo della meditazione e di tutte le pratiche relative alla nostra parte spirituale, cioè mantenere la nostra parte energetica spirituale il più possibile integra in maniera tale che non subentrino cause di malattia.
Le cause di malattia sono infinite, e possono essere legate ad un trascorso, a un’esperienza, a volte ad un’esperienza che non è neanche nostra ma è addirittura dei nostri genitori o dei nostri avi.
Il verso del sator, qual è quello “giusto”?
Il Sator può essere costruito in una forma diretta o indiretta cioè in diritto o capovolto.
Ne sono stati trovati diversi capovolti o scritti al contrario partendo dalla parola “rotas”.
Il senso non è involontario, dipende se vogliamo far entrare o uscire energia.
Lo scopo è ottenere un esatto equilibrio tra queste due energie.
Infatti se si sovrappongono il tetracktis ascendente con quello discendente si ottiene la stella di David o le Merkaba.
Dove collocare il Sator
Essendo come abbiamo visto un simbolo che è anche un sigillo di protezione, il sator andrebbe messo fuori la porta o comunque dietro la porta di ingresso dell’abitazione.
Infatti è stato trovato sulla facciata di diverse chiese, molte italiane, e sulle facciate di abitazioni di persone facoltose.
In Italia il sator è presente:
- Pompei: Scavi di Pompei (NA), casa di Quinto Paquio Proculo e portico della Grande Palestra
- Roma: Basilica di Santa Maria Maggiore
- Capestrano (AQ): Chiesa di San Pietro ad Oratorium
- Pieve Terzagni, fraz. di Pescarolo (CR): Chiesa di San Giovanni Decollato
- Aosta: Chiesa Collegiata di Sant’Orso
- Pescantina, fraz. di Arcè (VR): Chiesa di San Michele Arcangelo
- Bolzano: Castel Mareccio
- Brusaporto (BG): presso il muro di Via Castello
- Siena: Duomo di Santa Maria Assunta
- Acquaviva Collecroce (CB): Chiesa di Santa Maria Ester
- Paggese di Acquasanta Terme (AP): Chiesa di San Lorenzo
- Magliano de’ Marsi (AQ): Chiesa di Santa Lucia
- Sermoneta (LT): Abbazia cistercense di Valvisciol
- Matera: Villa Cuscianna
Questi i principali, ce ne sono poi tanti altri.
Tu ne hai mai visto qualcuno?
Raccontami la tua esperienza col Sator nei commenti.
Testi utili sull’argomento SATOR