IL PENDOLINO ORGONICO: COSA C’E’ DA SAPERE
COS’È IL PENDOLINO
Il pendolino consiste in un peso collegato ad una catenella più o meno lunga ed era usato sin dall’antichità come arte divinatoria.
Tantissimi pendolini sono stati ritrovati nelle piramidi egizie ed era molto usato anche dai sacerdoti a Roma.
E’ uno strumento pratico e molto maneggevole e si può usare sia per la divinazione che per applicare la radioestesia, arte legata all’antica rabdomanzia.
Puoi trovare pendolini di varie forme e materiali, in cristallo, pietre, metalli o legno.
I miei pendolini sono delle piccole orgoniti, contengono quindi un cristallo, metalli, spirali di rame e polvere di cristalli.
L’efficacia del pendolino non dipende dallo strumento ma dall’operatore e dal rapporto che si crea tra essi.
Lo potranno usare tutti, ma chi è più sensibile e ha una certa ricettività avrà senza dubbio risultati più precisi.
PERCHÉ USARE UN PENDOLINO
Spesso l’essere umano ha bisogno di comprendere come stanno le cose e da solo non sempre ce la fa, quindi ci si può aiutare con strumenti divinatori.
IL PENDOLINO: IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
Qual è il principio con il quale lavora il pendolino?
Immagina che sia come un’estensione di te, un’antenna che può percepire e captare le vibrazioni circostanti e comunicarle all’utilizzatore grazie alle oscillazioni.
Da solo, un pendolino appeso non servirà praticamente a nulla, ma a chi sa adoperarlo, con sensibilità e ascolto, darà risposte davvero precise!
Il pendolo è uno strumento che appartiene al ramo della radioestesia, dal latino RADIUS=RAGGIO e dal greco AISTHESIS=SENSIBILITÀ’: “sensibilità alle radiazioni”.
Ci sono innumerevoli studi su questo fenomeno, quelli che emergono maggiormente fanno appunto riferimento alla radioestesia fisica e la radioestesia mentale:
– La linea di pensiero che si appoggia alla radioestesia fisica, si basa sul principio che ogni corpo, oltre ad emettere le proprie radiazioni, viene colpito da tutte quelle emesse dai corpi che lo circondano, inoltre, il pendolo deve avere certe caratteristiche predefinite e precise per funzionare nel modo migliore.
– Gli studi che si basano sulla Radioestesia mentale, invece, presuppongono che l’operatore abbia un’attività dell’inconscio che lo aiuti a conoscere tutto ciò che gli interessa ma che, per vari motivi, non è ancora in grado di sapere, in questo caso tutte le operazioni meccaniche riguardanti il pendolo passano in secondo piano, in quanto l’elemento primario è la capacità mentale dell’operatore.
In poche parole il pendolo viene considerato come uno strumento utile a far emergere nella persona le facoltà extra sensoriali.
Sempre seguendo le indicazioni degli studi mentali, il pendolo non deve essere di un materiale specifico, ma deve essere il più personale possibile.
Si dovrebbe usare solamente per scopi divinatori e non per altri usi.
Possiamo comprarlo seguendo le corrispondenze delle pietre, l’importante è che sia ben centrato in modo da non pendere da nessuna parte.
PREPARARE IL PENDOLINO
Il pendolino, che sia orgonico o meno, deve essere , come tutti gli strumenti divinatori, purificato e consacrato con i 4 elementi in luna piena.
Come primo step, cerca di stabilire un contatto unico con lui.
Portalo con te, a contatto con la tua pelle, toccalo, tienilo in mano spesso.
Conservalo in un sacchetto naturale, scuro per non far passare la luce.
Tienilo nel letto per tutto un ciclo lunare (da piena a piena) durante la notte quando il tuo inconscio è più attivo.
Prima di approcciarsi al suo utilizzo è bene pulirsi e purificarsi e togliersi eventuali oggetti costringenti (anelli, reggiseni, bracciali, soprattutto se di metallo).
Anche a livello mentale è bene prepararsi, magari con una meditazione per cercare di fare “il vuoto” di pensieri e essere semplicemente canale di energia.
COME SI USA IL PENDOLINO
Ognuno ha il suo metodo, ma in generale queste sono le indicazioni.
- Non metterti mai vicini a specchi che riflettono verso di te.
- Siediti ad un tavolo, con i piedi appoggiati bene a terra e vicini, (mai accavallare le gambe) appoggia sopra il gomito del braccio destro (o sinistro se sei mancino), l’altra mano chiusa a pugno senza stringere, prendi il filo del pendolo fra il pollice e l’indice (o il medio), stringi leggermente (mai nervosamente) il filo (la figura deve ricordare una gru).
- La lunghezza ideale del filo è quella che ti consente di tenere il pendolo a 3-4 cm di distanza dal tavolo.
- Ci sono degli orari favorevoli, l’alba e il tramonto in generale sono le migliori.
- Il cielo non deve mai essere limpido.
- Fai attenzione al vento e gli spifferi di aria
- Come detto, togli anelli, orologi, bracciali, etc.
Le persone avverse sono refrattarie e influenzano negativamente la riuscita.
La tensione prima del movimento arriverà dalla spalla, assecondare le vibrazioni e rimanere in attesa della risposta guardando il pendolo.
Il dialogo con il pendolo è personalissimo, bisogna stabilire un codice personale che permetta di interpretare le rotazioni o i movimenti lineari come risposte negative o positive.
(Senso orario destrorso, senso antiorario sinistrorso, trasversali e longitudinali).
In seguito si procederà attenendosi sempre al proprio codice.
Si inizia chiedendo al pendolo di indicare il “SI”, poi una volta che è oscillato nella direzione del “SI”, chiediamo l’indicazione per il “NO”.
Possiamo anche chiedere il “FORSE”.
Ricordiamoci mentalmente queste risposte.
Fatto questo, puoi testare la veridicità del pendolino, chiedendogli cose banali ma che puoi controllare subito, per esempio: ho i baffi?
Porto una maglietta nera?
Se davvero li hai, il pendolino dovrebbe rispondere chiaramente “SI”.
Fagli anche una domanda che prevede una risposta negativa, ad esempio: ho gli occhi neri quando in realtà li hai azzurri.
Dopo qualche test e aver completato le procedure, si può iniziare a “lavorare” su ciò di cui hai bisogno.
Possiamo annotare da qualche parte le varie domande e risposte e vedere nel tempo ciò che ha avuto riscontro o meno.
Finito il lavoro, è bene scaricare il pendolino in senso antiorario e facendogli toccare terra e chiedendogli di scaricarsi.
Poi digli di ricaricarsi di energia positiva, lui girerà in senso orario.
Ora puoi rimetterlo nel suo sacchetto e portarlo con te o riporlo al suo posto lontano da mani altrui.
PER COSA USARE IL PENDOLINO? ALCUNI CONSIGLI
I pendolini sono un mezzo eccellente per comunicare con il mondo degli spiriti, controllare l’accuratezza di altre letture o divinazioni e molte altre cose diverse.1)Trovare oggetti in un ambiente circoscritto: con il pendolo in mano concentrarsi sull’oggetto da cercare, mettersi in un angolo della stanza e aspettare l’oscillazione, mettersi in un altro angolo e attendere l’oscillazione, le due linee rette si incontrano dove è l’oggetto nascosto.
2)Trovare oggetti all’esterno: il pendolo indicherà la direzione con i movimenti lineari, mentre a con la rotazione ellittica indicherà la distanza, più giri compie più ciò che si cerca è lontano.
3) Come oracolo: un oracolo non è una predizione del futuro, ma un mezzo per chiedere consiglio al subconscio, per conoscersi e per sapere come vivere nel miglior modo possibile.
4) Vite Passate : puoi scrivere delle date su pezzi di carta piccoli, separati, e distanziarli, anche su un tavolo.
Chiedi alle tue vite passate ed il pendolo si orienterà nella direzione del foglio con la data accurata.
Puoi andare indietro nel tempo in questo modo.
Puoi fare lo stesso con i continenti, fino al paese in cui vivevi.
Le persone che conosci e le loro relazioni con te nelle vite passate.
Scrivi su fogli di carta separati : amante, amico/a, sposo/a , familiare e così via.
Nomina la persona e fa i la domanda.
5) Salute : chiedi di ogni area del tuo corpo o dell’aura di qualcuno di cui volete sapere qualcosa.
Continua ad approfondire le domande dopo ogni risposta che ricevi.
NB. Prima di lavorare sugli altri, come per il Reiki, il ThetaHealing è sempre bene avere il loro consenso o meglio la richiesta da parte loro.
6) Luoghi dove poter acquistare oggetti o ottenere riparazioni : apri l’elenco telefonico e chiedi dove sia il meno caro e di miglior qualità.
Pronuncia il nome del posto e il pendolo dirà si o no.
Un pendolo può servire anche per diagnosticare problemi meccanici del tuo veicolo prima di smontare un pezzo o portarlo dal meccanico.
7) Carte del tarocco: disponi diverse Carte dei Tarocchi secondo quante sono le possibili risposte a una domanda.
Fai la domanda e il pendolo comincerà a orientarsi nella direzione della carta con la risposta, finché non si ottiene un SI con il pendolo direttamente sopra la carta.
Strumenti che si possono usare:
- Quadranti: puoi usare anche delle tavole radiestetiche, quadranti che riguardano vari argomenti per ottenere delle risposte a domande più ampie.
Il quadrante è un cerchio diviso in spicchi dove verranno indicate le varie caratteristiche (tendenze caratteriali, lettere dell’alfabeto, mesi dell’anno), si posiziona il pendolo al centro e si formula la domanda.
Il pendolo non si fermerà su uno spicchio ma oscillerà verso quello giusto partendo dal centro. - Cartine geografiche o elenchi telefonici: sono molto utili per i rintracci.
- Testimoni: Sono campioni di un oggetto che ci si propone di cercare.
E’ un punto di riferimento che serve per sensibilizzare il pendolo e farlo entrare in sintonia con l’oggetto che si cerca.